Come si fa a sapere se si ha bisogno di uno psicologo?
Quando è opportuno andare dallo psicologo?
Quali resistenze nel rivolgersi ad uno psicologo?
Che differenza c’è tra lo psicologo e altre professioni affini?
Quanto dura una psicoterapia?
Come capire se qualcosa non va in vostro figlio?
Sono in aumento le richieste di terapia di coppia?
Fai la tua parte!
QUALI RESISTENZE NEL RIVOLGERSI AD UNO PSICOLOGO?
Ci sono diversi motivi, che le persone utilizzano per giustificare la loro resistenza nel rivolgersi allo Psicologo: eccone alcune false credenze…
“Lo psicologo cura i matti”. È errata la convinzione che lo psicologo si occupa solo di gravi forme di psicopatologia. Vi è ancora molta confusione tra psichiatra e psicologo e sulla mancata conoscenza riguardo agli ambiti di intervento psicologico.
“Costa tanto”. È istituito un tariffario Nazionale e Regionale per gli interventi di natura psicologica È possibile consultare le tariffe dell’Ordine regionale degli Psicologi (LINK all’ordine psi emilia romagna) o scrivere alla Dott.ssa Solari per ricevere un’idea più precisa. é importante riconoscere che la spesa economica ha una ricaduta in termini di costo per la nostra serenità e benessere, sebbene questi ultimi siano difficilmente quantificabili.
“Che cosa direbbero gli altri se sapessero che vado dallo psicologo?”. Esiste un codice deontologico che disciplina la professione secondo il quale lo psicologo ha il dovere di tutelare la privacy dei suoi clienti.
“A me non serve aiuto. Come sempre ce la faccio da solo”. Solitamente la richiesta di aiuto viene considerata un atto di debolezza ma è inevitabile che prima o poi nel corso della vita capiti di aver bisogno dell’altro. Rivolgersi ad un psicologo quando si vive un malessere o si ha un problema è invece un atto di coraggio e di responsabilità verso se stessi.
“Basta prendere dei farmaci”. La terapia farmacologica non può essere considerata un’alternativa al percorso di psicoterapia In determinati casi è necessario che questa sia integrata ad un trattamento psicologico, questa valutazione viene effettuata dallo psicoterapeuta e dalla persona durante i colloqui.
“Nessuno puo dirmi quello che devo fare”. Lo psicoterapeuta non il compito di “dire quello che si deve fare”, ma lavora con la persona le sue emozioni e i suoi vissuti e sostiene il suo cliente nell’individuazione della strada più consona a lui, senza sostituirsi in alcun modo.
“Quali garanzie ho che starò meglio?”. Lo psicoterapeuta garantisce della sua formazione professionale e della sua professionalità ad aiutarvi, la valutazione di come procede il percorso è un atto che fa parte del percorso stesso.
“Conoscendo le tecniche si può fare da soli”. L’efficacia di un intervento psicologico non è riducibile al solo impiego di tecniche specifiche. Oggetto del percorso terapeutico è lo studio e l’analisi delle nostre relazioni significative e delle nostre emozioni collegate ad esse.